Simy

Mi capita spesso, una volta appreso un concetto “fondamentale”, di cercare di spiegarne in maniera facile il contenuto, creando  delle simpatiche e intuitive associazioni di idee, forse perché  mi piace il dialogo con quella parte pura di noi che hanno soprattutto i bambini.

Per risolvere un problema, di qualunque entità e natura, credo che la soluzione si debba ricercare sempre all’interno di noi, accedendo alla stessa fonte che lo ha generato; farsi guidare quindi nella ricerca della soluzione è un cammino individuale, personale, non sempre facile e diretto, ma soltanto noi siamo in grado di riuscire a sciogliere il problema dall’interno e in maniera definitiva.

L’altro giorno riflettevo proprio sugli strumenti interiori di cui siamo in possesso da sempre senza neanche accorgercene o magari sappiamo che esistono ma non ne conosciamo il loro utilizzo e il loro potere. 

Ebbene ho paragonato questa nostra potenzialità infinita ad una vera e propria cassetta per gli attrezzi, si proprio una di quelle che fanno impazzire i bambini per la moltitudine di oggetti che ci si trova all’interno,  dalle forme strane ma intriganti di fronte alla quali pochi sanno resistere.

Proprio osservando con mia figlia il suo cartone animato preferito ho avuto accesso a questa “visione”:
sto parlando di Manny Tuttofare il  simpatico ometto che gira ovunque  con la sua cassetta di attrezzi “parlanti” ( pinze, martelli, chiavi inglesi, tronchesi) laddove qualcuno ne richieda l’intervento.


Anche noi abbiamo questa cassetta, piena di tanti strumenti diversi, uno per ogni necessità, soltanto che spesso non sappiamo che c’è, oppure ignoriamo il suo prezioso contenuto oppure aspettiamo che qualcun altro intervenga in nostro aiuto magari servendosi dei “propri” attrezzi.

Nessun’altro può intervenire al nostro posto è questa la mia intuizione, non possiamo demandare a niente e a nessuno alcun tipo di intervento sui nostri problemi semplicemente perché dobbiamo diventare noi i “maghi” di noi stessi, i veri tuttofare della situazione. Agire dopo serve, con lo strumento giusto, al momento giusto, se vogliamo davvero che il problema non si ripresenti ,magari sotto un’altra veste.

Non sto ovviamente parlando di lavandini otturati, lampadine fulminate, tubi rotti, ma di depressione, ansia, panico, paura, sconforto, sensazione di fallimento……

I nostri strumenti sono la preghiera, la meditazione, il silenzio, l’amore per noi stessi, l’amore per la vita, la gioia, l’ascolto interiore, la condivisione……..
Questa cassetta è davvero strapiena e preziosa, come potremmo vivere senza…………….. anche se molti di noi non hanno ancora mai provato ad aprirla.

...e poi dicono che fa male vedere la tv!!
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