Non riesco a pensare a te come al padre che mi ha lasciata senza neanche un saluto; non riesco a sentire la tua mancanza anche ora che fisicamente hai abbandonato questa vita, forse perchè gli undici anni che ci separano dal nostro ultimo incontro hanno azzerato qualunque emozione negativa al riguardo. Se lo spazio e il tempo sono convenzioni umane ora posso riuscire a sentirti più vicino che mai, ora che i ricordi si sono diradati e mi resta solo il presente per pregare per la tua anima e per la mia.
Sei stato un padre poco presente, una persona impercettibile, sei passato inosservato attraverso la mia vita, in punta di piedi, senza mai dare nell'occhio così come hai scelto di morire, lontano da tutto e da tutti con tutta la tua vita in un borsone. Hai rincorso l'amore per poi averne paura, sei fuggito di fronte alle tue responsabilità di padre, hai aspettato invano il momento in cui la vita ti avrebbe premiato e restituito ciò che temevi ti avessero rubato. Come figlio prima, come marito e genitore poi hai scelto di rincorrere l'amore, la felicità e la pace con il cuore a pezzi, senza sapere cosa fosse l'amore, senza riuscire a provarlo neanche per te stesso, costringendoti ad una vita fragile, povera di tutto costantemente sul filo della disperazione.
Credo che tu abbia scelto di andartene proprio perchè il tuo cuore è stato chiamato a qualcosa di finalmente gioioso, di più grande e potente e ora so che lo stai ricevendo.
Con questa certezza sono riuscita in questi giorni a pensarti felice ,a pregarti con amore, e sentirti vicino perchè in pace ed io con te.
Ora sei lì a ricevere finalmente l'amore e scoprire che era già tutto dentro di te.
Ciao papà.